Rando 400 – Dalle Gravine al Gargano

RANDONNEE’ 400 km
“Dalle Gravine al Gargano”

Il 02 maggio 2015 prenderà il via la “Dalle Gravine al Gargano”, la randonneè organizzata da Genusia Bike con la collaborazione dei Randagi di Puglia.

Il nuovo percorso ricalca in parte la 600 dello scorso anno. Si partirà come al solito da Ginosa per dirigersi decisi verso il Gargano, passando da San Giovanni Rotondo, dove avverrà il giro di boa. La strada del ritorno prevede un lungo tratto pianeggiante, costeggiando l’Adriatico, fino a deviare verso le Murge passando da Castel del Monte. A questo punto il più è fatto, sia come distanza che come dislivello, e non rimane altro che tornare a Ginosa.

Vi attendiamo numerosi per una pedalata in sicurezza tra i posti più belli e suggestivi della nostra Puglia.

Per informazioni:

Il 03 maggio partirà la Rando 2oo km – Dalle Gravine alle Murge. Per chi volesse cimentarsi:

3 thoughts on “Rando 400 – Dalle Gravine al Gargano

  1. Vorrei ringraziare Alessandro e Carlo
    Presidente e VicePresidente dei Randagi di Puglia

    Per l’ospitalità e per la cura che ci hanno riservato.

    Per primo Carlo che ha preso la mia prima chiamata la sua risposta convincente mi ha convinto a provarci e ha fatto il padrone di casa nella cena di venerdi e poi Alessandro che gli onori di casa me li ha fatti per tutta la seconda parte del percorso.

    Insieme mi ricordano tante coppie celebri: Totò e Peppino, Ped ed il Vecchio , etc. etc.

    Sono sempre a discutere ma non smettono di pedalare e, quando è finita, ti chiedono qual’è il prossimo appuntamento nel quale ci si vede

    … veniamo ad un piccolo resoconto ….

    La partenza è stata accompagnata da nuvole qualche goccia di pioggia che è aumentata nei pressi di Matera che abbiamo appena sfiorato, speravo di vedere i Sassi ma mi sono accontentato di vedere le gravine di Gravina

    Da subito s’è formato un gruppetto: Ped, Michele , Fabrizio e Contador

    si! Si! c’era Contador …

    Forse non era lui ma gli assomigliava molto in termini di pedalata.

    Io Michele e Fabrizio abbiamo subito capito che il nostro passo era quello giusto …

    Gianni Contador continuava ad allungare e poi rallentava, si faceva superare, ci riprendeva , ci proponeva la sua ruota, riallungava etc. etc.

    Ci siamo chiesti se fosse la sua prima 400 e lui, un pò stizzito, mi ha detto che aveva fatto la 1000 no-stop in 60 ore e la 600 in 29 …

    Hai sbagliato gruppetto! gli ho detto. E lui mi dice: si … si … gli altri sono andati via, li ho persi e non mi piace il percorso solitario ed è diventato un ottimo gregario.

    Il gruppetto ha continuato a fare un pò di elastico … io mi sono fermato a fare qualche foto e forse mi sono caricato troppo ed sul sali soffrivo un pò e sullo scendi recuperavo.

    Bella la Puglia verde intenso con il cielo un pò grigio!!! Sarò di parte ma non ha nulla da invidiare ad altri luoghi.

    Il tempo migliora ed arriviamo al 2° controllo a Minervino dove le notizie sono due: Fabrizio si accorge di aver rotto un raggio ed io chiamo i miei a San Ferdinando di Puglia perchè non passiamo dal paese da fioriamo la Masseria del Biase a qualche km meta di gite fuori porta per tutti gli amici e tutte le età.

    Troppo bello sarebbe stata avere la clac. Ci siamo accontentati di un ristoro abusivo con trallucci, vino e focaccia pugliese offerto dalla Russo family

    ma la vera notizia è che scendendo da Minervino nella valle dell’Ofanto ai piedi della collina di Canosa è cambiato il clima …

    Via gilet, manicotti e gambali prima dell’arrivo al ristoro abusivo ma non basta!

    Dopo il ristoro abusivo mi attardo 1 minuto a salutare i miei e perdo il gruppetto. E’ successo altre volte ma questa è quella decisiva!

    Sul dritto Trinitapoli-Foggia il caldo si fà intenso ed un venticello contrario ostacola il ricongiungimento e mi asciuga.

    Leggo il roadbook e c’è scritto che al 143,10 alla rotonda 1^ uscita a dx imboccando la SS 545

    Ma la SS 545 dov’è? L’asfalto non c’è ma non è neanche sterrato. Buona parte dei 5.7 Km fino al 148,80 sono con un fondo sassoso impedalabile … Penso a Fabrizio con il raggio rotto e cerco di non rompere e di non bucare.

    Qualche auto passa e chiedo … lo sterrato è 4-5 km … quasi tutto il percorso fatto sulla SS 545

    Con un pò di pazienza ed invocando di tanto in tanto qualche Deo riesco a raggiungere la svolta a sx che mi porterà a S.Giovanni Rotondo. Un altro dritto con falsopiano a salire controvento e con temperatura che comincia a diventare insopportabile. Sul roadbook c’è scritto “Bar” ma io non lo vedo … continuo ad andare ma il bar non lo vedo …

    Ad un tratto c’è un bar trattoria. Forse è questo, comunque mi fermo ed aspetto qualcuno che mi raggiunga … fino allo sterrato non ero l’ultimo …

    Sono le 15.15. Il bar è chiuso ma riapre alle 15.30. Decido di aspettare. Dò fondo alle mie riserve idriche schianchico l’orsetto al miele di scorta e aspetto l’apertura. Puoi acqua fresca e gelatino e riparto. Mancano 12 Km a S.Giovanni. Pedalo e sull’ultimo dritto prima dei tornanti vedo apparire in lontananza un gruppetto di ciclisti che arriva da dx ed in fila il Bar… Quello giusto!

    E’ Alessandro con il gruppo di coda che avvertiti dello sterrato hanno allungato la strada per evitarlo ma mi hanno recuperato il vantaggio che avevo.

    Ormai sono quasi nudo … mi sono rifocillato al bar prima e la salita mi aspetta….

    Riparto per fare la salita al mio passo. 5 tornanti, solo 5 tornanti ma mi sembra il Giau … ma come tutte le cose, uno dopo l’altro, passano.

    Bene! Il più è fatto! Un piatto di orecchiette offerto al punto di controllo in piazza a S.Giovanni e siamo pronti a ripartire.

    Il tempo di scendere da S.Giovanni a Manfredonia ed è tempo di mettere catarifrangenti e luci. Da Zapponeta in avanti serviranno le luci. Precediamo a gruppettini. Io anticipo con Maria che ha una caviglia dolorante ma non vuole mollare. Seguono Alessandro e Carlo che hanno due filosofie diverse: il primo viaggia al ritmo giusto per il suo gruppo ma si ferma più spesso, il secondo mantiene un ritmo più regolare e cerca di fermarsi di meno.

    Un piccola sosta a Magherita di Savoia ,il mare della mia infanzia, per sentire il profumo della Sagra della Seppia e abbastanza velocemente raggiungiamo Eraclio a Barletta ed il bar difronte ultimo punto di controllo prima dell’arrivo. C’è un bel gruppo di randoneer e tanta gente. Molti incuriositi da questo gruppetto di ciclisti bardati che si rifocillano che con molta semplicità risponde alle domande con oggi facciamo 400 Km ed il più è fatto.

    Nel gruppo c’è chi pedala più e chi meno ma di notte non si lascia solo nessuno.

    Il ritmo è calato e gli ultimi 100 Km possono sembrare tanti. Passano più a fatica di quanto non abbiamo fatto la mattina. Qualche sosta in più. Gruppetti che si dividono e si riformano e quei “40Km che mancano” che si ripropongono alle 3, alle 4,5,6,7 … Abbiamo superato le 24 ore! E’ di nuovo l’alba e di nuovo giorno. Ricomincia a fare caldo ma oramai la meta è vicina… L’ultimo sali-scendi per arrivare nella piazza di Ginosa.sembra il mortirolo ma oramai i 400 sono alle spalle.

    Grazie a tutti ed alla prossima!

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    La rando 400 che visita la Puglia da sud a nord e ritornaPosted by Gli amici di Pedalento on Lunedì 4 maggio 2015

    • ciao pedalento!
      sono fabrizio. per “preservare” la ruota senza raggio ho evitato lo sterrato allungando il percorso. meglio così, visto che sono arrivato alla meta. la tua compagnia è stata piacevolissima e mi devi scusare se al ristoro “abusivo” sono andato avanti. avevo parecchia ansia per il raggio e volevo arrivare a manfredonia prima possibile per vedere di trovare un meccanico per risolvere.
      approfitto per salutare tutti gli altri “ragazzi” che ho conosciuto e che sono stati gentili e cortesi nei confronti di due novizi come me e michele. faremo tesoro di tutti i consigli e gli aneddoti. quanto a contador (gianni) lo abbiamo perso di vista a s.g.r. ma so che è ha comunque trovato compagnia per il ritorno.
      un forte abbraccio
      fabrizio
      P.S.
      la mia mail è:
      fabrizio.bevilacqua@odc.pescara.it

  2. ringrazio il mio compagno che mi ha scortato per tutto il ritorno da S. Giovanni Rotondo, grazie era bello vederti avanti GRAZIE

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